Apolidi | Identità non disperse – Dal 4 al 6 maggio 2018 – Fabbrica del Vapore – Milano

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Date(s) - 04/05/2018 - 06/05/2018
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Fabbrica del Vapore

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Apolidi | Identità non disperse
Direzione artistica a cura di Antonietta Campilongo  – Testi in catalogo Barbara Martusciello

Dal 4 al 6 maggio 2018 – Fabbrica del Vapore – Spazio The Art Land – lotto 10

Venerdì 4 maggio 2018 alle ore 17.30 si inaugura, presso la Fabbrica del Vapore – Spazio The Art Land – lotto 10 a Milano, la mostra dal titolo: Apolidi | Identità non disperse.La mostra con la direzione artistica di Antonietta Campilongo, testi in catalogo di Barbara Martusciello è promossa dall’Associazione Neworld, Nwart, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e MigrArti – Nell’ambito del progetto Spazi al Talento presso la Fabbrica del Vapore a Milano –Catalogo in sede. Aree multidisciplinari: Arti visive, performance.

 Apolidi \ Identità non disperse 

“Vivo sempre nel presente. Non conosco il futuro. Non ho più il passato.

L’uno mi pesa come la possibilità di tutto, l’altro come la realtà di nulla.

Non ho speranze né nostalgie.

Bernardo Soares

Il tema delle migrazioni, in tutte le sue diverse declinazioni, sarà al centro della mostra Apolidi. L’esposizione si propone come una forma di narrazione collettiva, in cui s’intersecano vari punti di vista, in grado di restituire voce e dignità alle moltitudini senza volto della contemporaneità. La mostra intende raccogliere materiali di analisi e di riflessione su un tema di grande attualità. Essa è aperta a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione dell’identità culturale e ai rapporti fra le culture, alle relazioni fra identità culturale alle questioni di genere specificatamente connesse all’interculturalità, allo sviluppo del dialogo interculturale e interreligioso.

L’arte registra e indaga il declino del mondo e le infinite trasformazioni di un sistema economico e simbolico, e mette in scena, in modi infiniti, una possibile riflessione sulla storia attuale, compresi i suoi orrori sulla solitudine di massa, sulla fragilità dell’uomo, sull’imperfezione della vita, sul desiderio di vivere. Sa parlare al nostro spirito oltre le barriere di lingua, tempo, cultura. Inoltre, unisce origini e storie di luoghi e nazioni, crea un itinerario ideale confrontando identità culturali, amori e passioni che si manifestano nell’espressione artistica, oltre ogni limite e confine geografico La scelta di intervenire nel dibattito di sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione viene dall’analisi dell’ampio spettro di contenuti che abbiamo affrontato e che affronteremo in futuro, siamo convinti che un’azione artistica possa contribuire ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questa emergenza, da affrontare a livello di una presa di coscienza globale.

Vincenza Spiridione ne “L’abbraccio” e “Alì ha gli occhi azzurri” mescola legami letterari e pittorici di storica memoria che richiamano, almeno in un caso, l’Inferno di Dante reso dal visionario segno di William Blake: mai riferimenti furono più pertinenti, aperti al fine alla speranza con un piccolo bronzo “Dal gioco alla gioia”

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